“Le Acli provinciali di Brescia, insieme ai Circoli della Valle Trompia, esprimono la più profonda vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori della Timken di Villa Carcina, condividendo oltre la grave preoccupazione e l’incertezza per il futuro, anche lo sconcerto per le modalità non rispettose della dignità delle persone con la quale si è appreso la decisione di chiusura della fabbrica”.
Le ACLI bresciane esprimono con una nota ufficiale lo sconcerto per l’ennesima chiusura di una grande azienda con centinaia di dipendenti, e fanno un appello affinchè si trovi una soluzione che sia rispettosa della dignità dei lavoratori.
Sono circa 106 i dipendenti che rischiano il posto di lavoro presso la Timken di Villa Carcina, stabilimento specializzato nella produzione di cuscinetti a rulli per l’automotive. La Timken è dunque l’ennesima multinazionale del settore che decide di licenziare, dopo la Gkn a Firenze e la Gianetti Ruote in Brianza.
“Questa nostra vicinanza vuole esprimersi fin d’ora con un messaggio di solidarietà, di coraggio e di speranza. Il nostro essere un’Associazione di lavoratori cristiani si traduce anche nel camminare a fianco delle persone, condividendone speranze e problemi, gioie e fatiche”.
“Come Acli auspichiamo che, nella logica della solidarietà, si possa uscire insieme da questa fase negativa, affinché sia assicurato un lavoro sicuro, dignitoso e stabile. In particolare chiediamo alla proprietà di assumere la responsabilità di condividere con i lavoratori un processo di risoluzione della grave scelta assunta finora prevedendo e mettendo in atto tutte le misure possibili per un adeguato accompagnamento dei lavoratori nel rispetto della loro dignità e nel riconoscimento del valore grande che da sempre hanno dato come contributo all’impresa”.