Rispondere al calo demografico, sostenere la natalità e promuovere uno “sguardo positivo sul futuro demografico della nostra città”: nasce con questi obiettivi l’idea di creare “Cinno”, una mascotte-salvadanaio a forma di orsetto, che verrà donato a tutte le famiglie bolognesi in cui è nato un bambino nell’ultimo anno, quando prenoteranno il proprio 730 presso il Caf Acli.
Una iniziativa nata dalla collaborazione tra le ACLI bolognesi ed Emil Banca, di cui si parlerà venerdì 23 aprile alle 12.30, nel corso di una conferenza in diretta facebook dalla pagina delle ACLI provinciali.
Come spiega una nota: “Dagli anni Settanta ad oggi le nascite a Bologna sono dimezzate. Gli over 80 sono invece raddoppiati. Parimenti, la fascia d’età 15-29 ha subito un brusco calo, così come quelle intermedie, dell’età adulta. È il ritratto di una città che invecchia e le politiche del “bonus”, che vengono messe in campo a livello nazionale per incentivare la nascita di nuove famiglie, si rivelano inefficaci”.
E’ necessario dunque mettere in campo “un cambiamento culturale nel supporto alla genitorialità, mostrando la bellezza del “fare famiglia”, prima delle fatiche e dei sacrifici”, nonostante le innegabili difficoltà, acuite ulteriormente in questo periodo di emergenza sanitaria.
“Cinno” non sarà solo un simbolo, un gioco che evoca infanzia e spensieratezza, ma porterà con sé alcuni doni per il neonato e le famiglie, tra cui voucher e bonus per acquisti di prodotti per l’infanzia, coupon per l’apertura di un libretto di risparmio.
Nel corso della conferenza si parlerà nei dettagli dell’iniziativa con la partecipazione di: Chiara Pazzaglia, Presidente provinciale delle ACLI di Bologna; Daniele Ravaglia, Direttore Generale di Emil Banca; Simone Zucca, Direttore Caf Acli di Bologna; Filippo Diaco, Unione Sportiva Acli; Stefano Artioli, agente Vittoria Assicurazioni; Elisa Tassi, Farmacia del Porto. Verrà inoltre presentata la collaborazione tra Unione Sportiva ACLI ed Emil Banca, che contribuirà con una donazione al progetto “Borse Sport” per giovani in difficoltà, che senza un aiuto non avrebbero accesso alle attività sportive.