Quattrocento messaggi, tra cartoline, biglietti, disegni, raccolti dalle ACLI di Bologna e dall’Ufficio Scuola della Diocesi di Bologna nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un nonno”, e consegnati agli anziani ospiti della Casa di Riposo Sant’Anna e Santa Caterina.
“Cari nonni, anche se non ci conosciamo di persona, vi penso e spero che stiate bene”. “Cari nonni, anche se voi non potete più andare in vacanza, vi mando una cartolina dal mare, così è come se foste qua anche voi”. Sono solo alcuni dei tantissimi messaggi di affetto che i bambini hanno scritto per i loro “nonni acquisiti”.
L’iniziativa “Adotta il nonno” è stata una delle più significative ideate durante il primo lockdown di marzo 2020: durante i mesi di isolamento in casa si è pensato a telefonate di conoscenza e compagnia reciproca tra bambini e anziani, per poi continuare con la raccolta di doni a Natale (oltre 4.000 quelli ricevuti dalle Acli e consegnati agli anziani), con le uova di Pasqua ad aprile. Il 25 luglio, nella ricorrenza di San’Anna e Gioacchino, dedicata agli anziani da Papa Francesco, finalmente una occasione di festa in presenza, ma sempre in sicurezza, con gli ospiti della struttura assistenziale e alcuni volontari e dirigenti ACLI.
Il culmine della cerimonia è stata la Santa Messa celebrata da S.E. Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, che ha ricordato come essere anziani sia “un privilegio” e come ci sia da rimboccarsi le maniche per sconfiggere la “pandemia della solitudine”. Zuppi ha poi ricordato l’importanza della dimensione interculturale ed intergenerazionale del progetto, rappresentata in un quadro che è stato donato alla struttura. Dipinto da una ragazzina undicenne di origine straniera “raffigura due anziani che danzano sotto la pioggia tenendosi per mano: l’opera, in acquerello, è dedicata a quei nonni e nipoti che vivono lontani, magari in Paesi diversi, divisi dalla guerra, da motivi economici, da problemi famigliari. La danza sotto la pioggia è un richiamo alla tempesta attraversata durante la pandemia, che ha messo gli anziani a dura prova, specie quelli ospiti nelle RSA”, spiegano i promotori.
“Mentre l’età media aumenta, ma con essa non altrettanto la qualità della vita, dobbiamo pensare sempre di più agli anziani come risorsa sociale, non solo come beneficiari di welfare” ha detto Paolo Salsi, Segretario della Federazione Anziani e Pensionati, presente all’evento. E il Presidente di Casa Sant’Anna, Gianluigi Pirazzoli, ha ricordato la necessità di un’”animazione di comunità” per gli anziani, rivolgendo un appello a perseverare con queste iniziative di contrasto alla solitudine. Il progetto, nel suo insieme, è stato sostenuto anche dalla Fondazione Carisbo.
(Nella foto il Cardinale Zuppi con la presidente delle ACLI Bologna Chiara Pazzaglia e il quadro donato alla struttura).