Pubblicato questa settimana il quarto numero di Babel, Bergamo città dei mille mondi, la rivista semestrale delle ACLI provinciali di Bergamo che racconta la pluralità culturale e religiosa della città.
Questo numero autunnale si apre con una “firma” di grande prestigio: quella di Monica Maggioni, giornalista ed ex presidente della RAI, da sempre attenta a comprendere i dati della complessità con uno sguardo a 360 gradi.
Si tratta di una edizione senz’altro diversa dalle altre perché è stata pensata e realizzata durante questi mesi drammatici di emergenza Covid-19, e si colloca a cavallo tra il passato traumatico e la speranza della rinascita. Con nuove prospettive, con nuovi sguardi.
Per questo motivo il titolo «Non poteva che essere “Cambia il tuo sguardo” – come spiega una nota delle ACLI -. In questi mesi infatti sono stati spesso gli occhi la cartina al tornasole di ogni emozione. Il volto in gran parte coperto dalla mascherina ha nascosto i sorrisi e le ferite ma non gli sguardi, le lacrime, lo stupore».
«Prima del Coronavirus tra noi c’era chi parlava di confini presidiati e di frontiere chiuse. È arrivato un virus che non ha chiesto permesso a nessuno. Il Covid ha frantumato il mondo ma lo ha anche rimpicciolito e ci ha fatti sentire più vicini. Lo abbiamo visto anche nelle nostre comunità con tanti gesti di solidarietà, senza distinzioni tra italiani e stranieri, solo il desiderio di molti di mettersi al servizio delle persone. Di questo desiderio sono espressione le storie che abbiamo raccolto in questo numero di Babel: “lavoratori essenziali”, nuovi cittadini italiani, che si sono impegnati per la comunità».
Tanti e svariati i temi affrontati: sfogliando Babel si trovano anche ricette alternative e analisi acute sulla scuola e sui centri estivi.
Il cartaceo è in distribuzione gratuita a Bergamo e disponibile nella sede ACLI provinciale in via San Bernardino 59 a Bergamo. Può essere inoltre sfogliata online sul sito www.aclibergamo.it
Acli Bergamo: Ritorna “Babel”, la rivista che racconta la Bergamo dei mille mondi
