Due importanti iniziative attivate dalle ACLI provinciali di Arezzo per mettere al centro le famiglie e i servizi ad esse dedicate.
E’ stato attivato grazie ai fondi del 5X1000 lo Sportello Famiglia, con l’obiettivo di dare ascolto, orientamento e supporto a singoli cittadini o nuclei familiari in diverse pratiche della vita quotidiana, con un’attenzione particolare ai problemi economici, lavorativi, relazionali. Tutto questo grazie ad una rete di volontari e alle competenze messe a disposizione dagli operatori del Caf, della Fap e del Patronato Acli.
A completare e rendere più strutturata l’attività dello Sportello, le ACLI provinciali hanno anche attivato un percorso gratuito di formazione per i futuri operatori dello Sportello Famiglia, realizzato insieme al Consultorio La Famiglia di Arezzo.
«Lo Sportello Famiglia – commenta Luigi Scatizzi, presidente delle ACLI di Arezzo – farà affidamento anche su volontari che necessitano di un’adeguata preparazione. Accogliere la persona e stabilire una relazione richiede sensibilità e competenze ben sorrette dalla formazione continua e dall’esperienza: questo ciclo di incontri è animato proprio dalla volontà di formare personale volontario capace di fornire accoglienza, ascolto e risposte verso le diverse situazioni di bisogno».
Focus del primo incontro il tema “Consultori in Italia, nascita e principi ispiratori. Il Consultorio La Famiglia di Arezzo”, con la testimonianza di Roberto Poledrini, presidente e consulente familiare.
Mercoledì 14 aprile si parlerà di “La comunicazione – Principi e tecniche per una comunicazione costruttiva” con Ezo Felici, direttore del Consultorio La Famiglia, educatore professionale e consulente familiare.
Stefano Mori, pedagogista, formatore e consulente familiare, mercoledì 21 aprile relazionerà su “La comunicazione a distanza, oltre i limiti del distanziamento fisico”. Sabato 24 aprile verrà approfondita “La risonanza emotiva nel colloquio di accoglienza della persona in difficoltà o disagio”, con la psicologa e psicoterapeuta Francesca Nofri.
L’esperienza formativa sarà ulteriormente arricchita grazie alla collaborazione con i referenti di Caritas, Cesvot, Asl e Comune di Arezzo, che racconteranno le attività da loro svolte sul territorio in modo da creare un network virtuoso tra le varie associazioni ed enti operativi in ambito sociale.