La pace cammina su una strada lunga e faticosa. Lo sanno bene le Acli di Brescia che ogni anno organizzano l’iniziativa “Percorri la pace” che prevede un viaggio a tappe da fare in bicicletta o di corsa.
La prossima edizione si svolgerà dal 9 al 13 settembre 2016: l’obiettivo è raggiungere Strasburgo dopo aver percorso 1.065 chilometri. Tra i 107 partecipanti di tutte le età ci sarà anche il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini che sarà presente i primi tre giorni.
“Partecipare a questa manifestazione è per me motivo di grande orgoglio – ha affermato il presidente Rossini – La fatica nel raggiungere il traguardo di Strasburgo è la stessa che tutti gli operatori di pace mettono quotidianamente nella loro attività. Raggiungere la pace è una grande fatica. Per questo, non dobbiamo avere paura ad essere quotidianamente dei costruttori di pace”.
Le tappe sono Bellinzona, Basilea, Strasburgo: a Bellinzona si rifletterà sulla frontiera e sull’accoglienza, a Basilea si affronterà il tema del monachesimo e delle radici spirituali dell’Europa, a Strasburgo i partecipanti visiteranno il Parlamento e il Consiglio europeo.
“Il significato di questa edizione – spiega Pierangelo Milesi, presidente delle Acli di Brescia – è di collegare l’Europa al tema della pace, che si fonda sul dialogo e la convivenza dei popoli diversi. Questi sono anche i valori fondanti dell’Europa. Sono valori che andrebbero riscoperti e potenziati”.
Con il 2016 “Percorri la pace” arriva al sesto anno di vita: la prima edizione voleva celebrare i 50 anni della marcia della pace Perugia-Assisi e la meta era proprio la città umbra. Da quella prima edizione sono cambiate molte cose: i ciclisti, all’inizio 27, sono diventati una settantina, un gruppo di corridori si è unito ai partecipanti e con piccole differenze fa lo stesso percorso, si sono aggiunte le attività formative.
Ogni edizione infatti permette di conoscere personaggi e luoghi importanti per la pace e la non violenza: da don Tonino Bello al movimento della Rosa bianca che si sviluppò a Monaco di Baviera contro Hitler, a Monstar città bombardata nella guerra del 1992.
Tra le novità che si sono sviluppate nel tempo anche il coinvolgimento delle scuole: “Ogni anno dal 2011 – ricorda Roberto Toninelli, segretario all’organizzazione delle Acli bresciane e assiduo partecipante – organizziamo un’iniziativa parallela in primavera per i giovani delle ultime tre classi di scuola superiore. Il percorso è più soft, con meno chilometri in bicicletta e maggiori tratti in pullman. Gli insegnanti presentano la proposta ad alcune classi o ad alcuni studenti: chi aderisce segue degli incontri preparatori e alcuni allenamenti e poi si parte. I ragazzi sono sempre molto entusiasti quando tornano, raccontano l’esperienza ai loro amici e trasmettono l’entusiasmo e la voglia di partecipare. Quando è possibile cercano di ripetere l’esperienza”.
“Le richieste di partecipazione sia tra gli adulti che tra i giovani sono sempre di più – aggiunge Toninelli – e siamo costretti a rifiutarne alcune. Ma il desiderio resta sempre presente”.
In pochi anni l’esperienza è diventata anche un modo di avvicinare le persone alle attività delle Acli e di fare formazione lontano dalle aule dei convegni. “Da un lato, negli anni – spiega Pierangelo Milesi – è aumentata la sensibilità ai temi della pace, dall’altro, grazie a ‘Percorri la pace’ le persone imparano a vivere la pace attraverso un’esperienza di comunità, di relazione e di amicizia. Vivono insieme diversi giorni, si confrontano, incontrano testimoni e alla fine del viaggio condividono la loro esperienza con chi è restato a casa”.
“È un’esperienza che consiglio molto. – commenta Andrea Franchini, che organizza il viaggio primaverile con le scuole – Si vivono momenti intensi, si vive in modo sobrio e si viaggia in modo diverso, più lento: questo ti permette di apprezzare il paesaggio e di conoscere persone lontane dal tuo mondo quotidiano. Sono 6 anni che partecipo con la mia bicicletta e non sono mai stato deluso”.