Anniversario del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, Acli: “il disarmo nucleare strada obbligata per una pace vera”

Oggi, 22 gennaio 2025, i gruppi per la pace e il disarmo di tutto il mondo celebreranno quarto anniversario dell’entrata in vigore del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW): norma internazionale che, partendo dal riconoscimento dell’impatto umanitario delle armi nucleari, le rende illegali secondo il diritto internazionale (analogamente alle armi chimiche e biologiche).

Un risultato ottenuto grazie all’azione forte e condivisa della società civile internazionale che – nell’ambito della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN Premio Nobel per la Pace 2017) ne ha promosso la discussione e votazione allONU operando poi per il raggiungimento delle prime 50 ratifiche necessarie a farlo entrare in vigore. Ad oggi sono 73 i Paesi che hanno ratificato e in totale sono 98 quelli che hanno approvato o firmato il TPNW.

“Insieme a tutta la rete pacifista italiana vogliamo gridare anche noi a gran voce Italia ripensaci!, e chiedere al nostro Governo che faccia un passo importante per costruire la pace, ratificando il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari – ha dichiarato il Presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia – Il 2025 per i cristiani segna l’anno del Giubileo della Speranza, per questo vogliamo continuare a osare la Pace. Sta venendo meno la possibilità di convivere senza dover competere o addirittura eliminare l’altro per poter vivere. Non possiamo accettare che solo la guerra sia la soluzione dei conflitti. Ripudiare la guerra significa anche arrestarne la progressione, prima che accada l’irreparabile. Per questo la grande sfida a cui le Acli devono rispondere è la partecipazione. Oggi tutto ci spinge ad essere passivi, ma noi non perdiamo la passione delle relazioni che implica il rimboccarsi le maniche, l’aspettare e l’agire.”

Per 8 decenni il mondo ha vissuto allombra delle armi nucleari. È il momento di ricordare queste importanti date per trasformare l’attenzione mediatica, culturale e politica che accompagna questi momenti in azioni concrete per il disarmo nucleare.

Iniziative in tal senso si sono già svolte in questi giorni in tutta Italia e culmineranno nella giornata di oggi con momenti di mobilitazione, silenzio, suono di campane, rilancio di Manifesti celebrativi in particolare a Cervia, Padova e Torino, nell’attesa anche dell’inaugurazione della tappa di Firenze della mostra Senzatomica il prossimo 31 gennaio.

Tutte iniziative che hanno l’obiettivo di informare l’opinione pubblica sui pericoli delle armi nucleari e i possibili passi di disarmo nucleare, rafforzando l’adesione all’Appello delle Città di ICAN (sottoscritto in Italia da oltre 100 Enti Locali)

Ricordiamo che il Trattato TPNW vieta ai Paesi che lo ratificano di sviluppare, testare, produrre, fabbricare, acquisire, stoccare, controllare, ricevere o minacciare di usare armi nucleari. È inoltre vietato ospitare, incoraggiare o assistere altre nazioni impegnate in una di queste attività proibite. La norma internazionale impone inoltre ai Paesi di assistere le vittime e di ripulire le aree contaminate da radiazioni provenienti da esperimenti nucleari, oltre a prevedere un ampio sistema di monitoraggio per garantirne il rispetto

Purtroppo nessuno Stato dotato di armi nucleari (o posto sotto l’ombrello nucleare di una alleanza militare, come nel caso dell’Italia) ha firmato o ratificato il Trattato TPNW.

Dunque è cruciale in questo anniversario rilanciare un’azione capace di richiamare l’attenzione sui pericoli della guerra nucleare e sull’impatto umanitario delle armi nucleari. Rafforzare un movimento globale affinché le potenze nucleari si disarmino congiuntamente è il chiaro e cruciale obiettivo di ICAN e di “Italia, ripensaci”. Lo ribadiremo tutti insieme con forza durante la “Nuclear Ban Week” che si svolgerà in contemporanea alla Terza Conferenza degli Stati Parti del TPNW. L’appuntamento è a New York (e in tutto il mondo) dal 3 al 7 marzo prossimi.