Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza: raggiunto il primo traguardo, ora avanti tutta

Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza
Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza

Il Patto saluta positivamente l’approvazione del Disegno di Legge Delega di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti da parte del Governo Draghi. Il testo riprende numerose proposte del Patto e rappresenta una buona base per i prossimi passi. Ma siamo solo all’inizio del percorso di riforma. L’impegno del nuovo Governo sarà cruciale per apportare i miglioramenti necessari e stanziare i finanziamenti di cui c’è bisogno.

Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza giudica positivamente l’approvazione della Legge Delega sulla Riforma, che conclude un intenso periodo di elaborazione e vede recepite numerose proposte avanzate dalla rete di organizzazioni. Tra queste si segnalano – per quanto riguarda la governance e la regolazione del sistema – l’introduzione del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” (SNA), la riforma e semplificazione delle valutazioni della condizione degli anziani e l’integrazione tra Ambiti e Distretti a livello territoriale.

Rispetto agli interventi, positiva la riforma sulla domiciliarità, che prevede la realizzazione di interventi multiprofessionali integrati di durata adeguata nel tempo, come richiesto da tutti i soggetti coinvolti nell’elaborazione del testo. Significativa anche l’introduzione della prestazione universale per la non autosufficienza, proposta dal Patto – come alternativa all’indennità di accompagnamento – graduata in base al bisogno assistenziale e con la possibilità di scelta tra trasferimento monetario e opzione servizi. Manca, invece, un progetto per il rafforzamento dei servizi residenziali e si dimostra insufficiente l’attenzione posta al tema delle assistenti familiari.

È stato così raggiunto il primo traguardo dell’iter della riforma prevista dal PNRR, la cui approvazione finale da parte del Parlamento dovrà avvenire entro marzo 2023. Il testo è una buona base, ma siamo solo all’inizio. Ora si tratta d’introdurvi i miglioramenti necessari e di stanziare i fondi che servono per dare concretezza alla riforma. Queste sono le impegnative sfide che attendono il nuovo Governo e il nuovo Parlamento.

Il Patto raggruppa 52 organizzazioni, la gran parte di quelle della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese: rappresentano gli anziani, i loro familiari, i pensionati, gli ordini professionali e i soggetti che offrono servizi. Si tratta della comunità italiana della non autosufficienza, che ha deciso di superare confini, appartenenze e specificità per unirsi.

Maggiori informazioni sono disponibili al sito web  https://www.pattononautosufficienza.it/