Facciamo memoria di Aldo Moro nell’anniversario del suo omicidio e di tutte le vittime del terrorismo.
Facciamo memoria di un uomo “giusto, buono e mite” come ebbe a dire Paolo VI, di un pensatore profondo e di un uomo di Governo capace ed avveduto che seppe traghettare l’Italia verso nuovi orizzonti di democrazia.
Ma soprattutto facciamo memoria attiva del fatto che mai la violenza e l’oppressione possono essere la regola nelle controversie politiche, sia all’interno degli Stati che fra gli Stati stessi.
Moro avrebbe avuto parole e pensieri di saggezza di fronte a questa guerra: auguriamoci che sappia farlo anche chi vuole raccogliere la sua eredità.