Congedandosi dai cittadini italiani il Presidente Mattarella ha una volta di più voluto riaffermare, con un messaggio insieme profondo ed emozionante, il senso delle particolari urgenze che il Paese si trova oggi ad affrontare.
Il primo è la lotta contro la pandemia, che ci vede ancora impegnati e richiede nuovamente uno sforzo particolare agli operatori della sanità. Non siamo più indifesi, ha detto il Presidente, abbiamo i vaccini, e ogni indugio ed incertezza nella prosecuzione della campagna vaccinale sono un’offesa a coloro che avrebbero voluto avere questi vaccini e a chi tuttora non riesce ad averli. Da qui passa la rinascita del Paese.
Ma la pandemia non è solo un fenomeno sanitario, è anche una grave emergenza economica e sociale che aggiunge nuove disuguaglianze a quelle già esistenti, e per questo chiede il ripensamento di un modello di sviluppo che si è rivelato gravemente squilibrato.
Proprio per questo, la stella polare per ogni cittadino italiano rimane quella dei valori inscritti nella Carta costituzionale, che debbono essere applicati con intelligenza e flessibilità nel mutare dei tempi.
Appare quindi significativo il messaggio rivolto ai giovani, la fiducia espressa nei loro confronti, il richiamo alle commoventi parole del compianto professor Carmina sulla necessità per i giovani di prendere in mano la loro vita perché essi non sono il futuro ma il presente dell’Italia e dell’Europa.
Importante anche il riconoscimento del ruolo specifico delle confessioni religiose e delle forze sociali nel processo di ricostruzione del Paese che richiederà tempo e pazienza, e per questo ognuno è chiamato a fare la sua parte.
Da queste parole una volta di più emergono il senso delle Istituzioni, la fiducia nella democrazia ed il radicamento nella storia del Paese di Sergio Mattarella, e possiamo solo auspicare che il suo successore risponda a queste caratteristiche.
Come Acli ringraziamo il Presidente per il suo servizio, e a lui che ha detto di non essersi mai sentito solo anche nelle fasi più difficili del suo mandato rispondiamo che anche noi come cittadini non ci siamo mai sentiti soli, non soltanto in questi due anni di pandemia, ma anche negli altri momenti in cui la coesione sociale e le istituzioni democratiche sono sembrate a rischio, sapendo di poter contare su di un Presidente con le qualità morali, umane, intellettuali e politiche di Sergio Mattarella.