Verrà presentato venerdì 11 giugno il progetto di collaborazione tra le ACLI provinciali di Vercelli e l’Associazione di Promozione Sociale “Banca del Tempo”.
I dettagli saranno raccontati da Cesare Daneo, presidente ACLI Vercelli e Mimmo Vetrò, presidente “Banca del Tempo”, nel corso della conferenza in programma dalle ore 18 presso il complesso di San Pietro Martire.
“La Banca del tempo – spiegano i promotori dell’iniziativa – è un luogo di socializzazione basato sul dono del proprio tempo. Alla Banca si deposita la disponibilità a scambiare attività di relazione e manuali. Il tempo è l’unità di misura della Banca e degli scambi. Il tempo ha egual valore per tutti gli iscritti”.
Cosa c’è di più prezioso che donare il proprio tempo? Ne siamo ben consapevoli, soprattutto nella società contemporanea, dove tutto viaggia più velocemente e spesso il tempo è proprio quello che manca: ritmi serrati che ci sottraggono tempo per assolvere alle necessità quotidiane della vita, a partire da quelle più pratiche, ma soprattutto alla famiglia, alle relazioni, a sé stessi.
E’ su questo principio che si basano le banche del tempo, basate sullo scambio gratuito di “tempo”, nate nel regno Unito negli anni ’80 del XX secolo con i nomi di Local Exchange Trading System (LETS). Sorte per necessità contingenti, queste esperienze d’oltremanica si sono dimostrate presto un’idea originale per la diffusione di una forma di economia “alternativa”: l’idea si è quindi diffusa presto in tutta Europa e poi nel mondo.
In Italia le prime associazioni emersero nel 1988 in Emilia-Romagna ed è a Parma, agli inizi degli anni ’90, che venne usato per la prima volta il termine “banca del tempo”.
“Il principio regolatore della Banca del Tempo – continua la nota – è lo scambio delle risorse delle persone, valorizzando le potenzialità che ciascuno di noi possiede in uno sforzo di coinvolgimento di tutti gli associati in una rete di auto-aiuto, partendo dalla constatazione che ci sono categorie di persone con tempi inutilizzati e altre categorie che necessitano di tempo supplementare per svolgere le proprie attività quotidiane”.
Qualche esempio? Dalle attività pratiche quotidiane, come fare la spesa, pagare le bollette, accompagnare i bambini a scuola, alla condivisione di compagnia per attività culturali, come andare al cinema o a teatro.
Tutti possono diventare “correntisti” di questa banca molto speciale, non occorre avere competenze particolari ma volontà di partecipare e scambiarsi il dono più ambito, il tempo.
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