Le Acli sono preoccupate per l’apertura di una crisi politica e istituzionale “al buio” e del tutto inopportuna in una fase di crisi sanitaria, di crisi sociale ed economica generate di una pandemia che sembra non finire. Per questo invitano tutte le forze politiche ad assumere un senso di responsabilità repubblicana e a cercare soluzioni in tempi rapidi, con la certezza che il Presidente della Repubblica svolgerà al meglio questo compito per giungere ad una sintesi alta. Al Paese non servono maggioranze solo numeriche ma una maggioranza programmatica. Si lavori dunque per una “maggioranza Next Generation Eu”, ovvero fondata su un patto programmatico in grado di affrontare le fratture economiche e sociali, utilizzando al meglio le risorse messe a disposizione dall’Europa. A questo proposito è fondamentale che una futura maggioranza sia capace di coinvolgere nella fase ideativa e progettuale, in modo istituzionalizzato, le forze sociali del paese riunite in un vero e proprio Recovery Deal. Le Acli, su questo aspetto, come soggetto del Terzo settore, popolare autonomo e plurale, confermano la loro disponibilità a farsi parte attiva nel confronto sui contenuti con le forze politiche istituzionali.