Rafforzare il settore biologico sia per quanto riguarda l’assistenza tecnica alle imprese sia per la ricerca, salvaguardare il territorio agricolo primario recuperando gli incolti e le strutture dismesse.
Sono questi i temi dell’incontro svoltosi a Trento fra il Presidente delle ACLI trentine Luca Oliver, il Presidente di ACLI Terra Flavio Sandri e il Segretario provinciale del sindacato agricolo Ezio Dandrea con l’Assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli, accompagnata dal Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Romano Masè.
I rappresentanti delle ACLI, che sono state promotrici della Federazione Trentina del Biologico e del Biodinamico, hanno espresso l’esigenza di “rafforzare il settore a partire dal potenziamento dell’Unità dedicata all’agricoltura biologica presso la Fondazione Mach. Analogamente è stata ribadita la necessità di incentivare ulteriormente la ricerca sulle varietà resistenti e la lotta biologica con insetti antagonisti”.
In tema di salvaguardia del territorio il Presidente di ACLI Terra Sandri ha lanciato un vero e proprio grido di allarme del mondo rurale circa l’ipotesi di potenziamento della Statale della Valsugana che rischierebbe di “compromettere irrimediabilmente una parte consistente del territorio agricolo primario della Valsugana”, per cui si rende necessaria “un’attenta verifica sulle reali necessità di un ampliamento della viabilità”.
Sul rafforzamento del biologico in particolare è stata confermata e rilanciata la collaborazione con la Provincia autonoma, con l’obiettivo comune di “privilegiare la qualità delle produzioni ed il rispetto dell’ambiente” come spiega l’Assessore Zanotelli, coinvolgendo i produttori e le loro organizzazioni “nel raggiungimento di livelli di eccellenza sempre più elevati ed apprezzati dal consumatore”.
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