Nella Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, le ACLI di Palermo colgono l’occasione per ribadire che il Trattato di Dublino va assolutamente rivisto, se non cancellato.
Ma questo non perché, come italiani, ovvero come paese di prima frontiera per l’accoglienza, non vogliamo occuparci di questa drammatica situazione in cui versano migliaia di profughi che provano, sfidando la morte, a costruire un futuro migliore per sè stessi ed i loro cari. Anzi, si ritiene che una condivisione collegialmente responsabile, di tutta la UE, possa dare risposte più efficaci sul piano dell’accoglienza e dell’inclusione.
Stesso ragionamento vale ancora di più per gli inumani provvedimenti adottati dal nostro paese con il fuorviante titolo, dato dall’autore, di Decreti “Sicurezza”, dove di sicurezza non si comprende cosa debba garantire se non una odiosa e propagandistica campagna contro il “diverso” dagli italiani.
Per l’abrogazione di questi decreti le ACLI di Palermo ritengono che il Governo in carica abbia già fatto trascorrere parecchio tempo e ciò a cui assistiamo, in questi giorni, davanti ai nostri mari e lungo le nostre coste, ancora di più rende urgente il provvedimento di abrogazione o di modifica come autorevolmente richiesto, peraltro, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In questa Giornata dedicata al Rifugiato ed al Migrante, le ACLI Palermitane rinnovando il proprio convincimento nell’individuare il migrante quale preziosa risorsa e non come problema per le nostre comunità, richiamano e fanno proprie le parole di Padre Fabio Baggio, Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale: “Le persone che sono state costrette a fuggire, come recita il titolo del messaggio, rappresentano una doppia opportunità per noi.”…. In questa costruzione della società, che deve sempre più raffigurare ed essere immagine del progetto di Dio, è necessario imparare a valorizzare le capacità, le esperienze ed i valori che ci vengono anche da persone provenienti da altre regioni, da altre città, che sono giunte, magari in un modo drammatico, a convivere con noi, ma che vengono a portare e non solamente a ricevere.”
Le ACLI di Palermo sono ogni giorno impegnate con i propri servizi e le attività associative a declinare nella pratica i verbi indicati da Papa Francesco nel Suo Messaggio dedicato per la ricorrenza odierna: “accogliere, proteggere, promuovere e integrare a cui, oggi, si aggiungono conoscere per comprendere, farsi prossimo per servire, per riconciliarsi bisogna ascoltare, per crescere è necessario condividere, coinvolgere per promuovere, collaborare per costruire.”