“Una famiglia con 4 euro sul conto corrente. Un padre in cassa integrazione a zero ore che da mesi non hanno nessuna entrata. Genitori con quattro figli e ormai tre mesi di affitti arretrati. Una madre sola con due figli piccoli che confessa di non fare un pasto completo da tre giorni”.
Sono queste e molte altre le situazioni di difficoltà che le ACLI di Venezia stanno supportando garantendo attraverso la propria segreteria l’assistenza per la presentazione delle domande per accedere al Fondo San Nicolò, lo strumento messo in campo dal Patriarcato di Venezia per sostenere economicamente le persone e le famiglie che, a causa dell’emergenza coronavirus, hanno subito una drastica riduzione delle possibilità di lavoro e quindi della capacità di sostentamento.
Il Fondo è stato costituito con una prima dotazione di 350.000 mila euro, provenienti dai fondi per la carità del Patriarcato di Venezia e da uno stanziamento straordinario dei fondi dell’8×1000.
“Un’azione concreta ed estremamente significativa, in un momento in cui si sta manifestando una sempre più acuta “pandemia sociale” che vede la crisi economica e sociale prendere progressivamente il posto dell’emergenza sanitaria”.
I requisiti e le modalità per presentare la domanda sono descritti nella pagina dedicata al fondo nel sito del Patriarcato di Venezia. Possono accedere al beneficio i residenti nel territorio del Patriarcato, in particolare chi ha perso il lavoro a causa dell’emergenza Covid-19, i lavoratori precari, gli autonomi e i liberi professionisti.
Le Acli provinciali di Venezia sono a disposizione per l’assistenza nella compilazione della domanda e dei relativi documenti: in caso di necessità è possibile scrivere all’indirizzo mail segreteria.venezia@acli.it o telefonare al 333.1887649, numero attivo esclusivamente per le richieste relative al Fondo San Nicolò.
«Siamo grati al Patriarcato di Venezia – sottolinea il presidente delle Acli veneziane Paolo Grigolato – per averci coinvolti in questa iniziativa. Quella economica è sicuramente la principale preoccupazione all’interno delle nostre comunità. Siamo dunque lieti di poter partecipare ad un progetto che cerca di rispondere in modo molto concreto a questo bisogno».
Le ACLI veneziane invitano tutti i propri soci e utenti a sostenere l’iniziativa, versando contributi a sostegno del Fondo San Nicolò: conto corrente intestato a Diocesi Patriarcato di Veneazia, IBAN IT 65 D030 6909 6061 0000 0006 662 (causale “Fondo San Nicolò”).