Uno spazio all’aria aperta per riappropriarsi dopo il lockdown della socialità, del movimento, del gioco.
I bambini sono tra quelli che più hanno sofferto della privazione della scuola, del rapporto con i compagni di classe e con i maestri, della possibilità di vivere all’aperto.
I campi estivi, che stanno riaprendo garantendo la sicurezza ai più piccoli nel rispetto delle norme vigenti, rappresentano il tempo ritrovato “insieme”.
Il “Summer art camp” nasce dalla collaborazione tra ACLI provinciali di Verona, Amministrazione comunale e il Parco Ottocento, uno spazio verde di circa 100mila metri quadrati di bosco, vero polmone verde della città, in cui saranno organizzate attività al servizio della comunità, per famiglie, anziani e disabili.
Le ACLI di Verona sono qui coinvolte in particolare nei progetti educativi e di contrasto alla dispersione scolastica,come spiega il vicepresidente Claudio Bolcato:«Durante il lockdown abbiamo monitorato la situazione delle famiglie dal punto di vista psicologico, economico e relazionale.Per dare una risposta concreta alle loro esigenze, abbiamo cercato uno spazio per dar forma ad una proposta estiva, sicura e inclusiva».
Potranno accedere al campo estivo i minori tra i 4 e i 13 anni, suddivisi in gruppi di 5/6 in base all’età. Le attività, che sono molte e variano dall’arte allo yoga, sono svolte nel bosco all’aria aperta, con la guida e la supervisione di educatori e volontari.
I corsi sono gratuiti per le famiglie a basso reddito: per info contattare le ACLI di Verona.
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