“Le ACLI Colf si uniscono alle richieste formulate da più parti affinché il Governo intervenga nei confronti dei lavoratori irregolari, per lo più stranieri, del settore domestico. Serve un’apposita sanatoria che permetta a tutti gli irregolari di poter accedere ai servizi sanitari, soprattutto in questa fase delicata dovuta all’effetto Covid-19”. Così in una nota la Segreteria nazionale delle ACLI Colf, Giamaica Puntillo. “È il momento di fare un censimento, con l’aiuto delle regioni e dei comuni, di tutto l’esercito di colf e badanti irregolari nel nostro paese e di aiutarli, anche con delle misure di sostegno alle famiglie, ad entrare nel mercato regolare. In questo momento storico i lavoratori domestici costituiscono quella rete di assistenza domiciliare quanto mai necessaria per contenere il contagio: queste lavoratrici e le famiglie che a loro si appoggiano vanno aiutate proprio per mettere in sicurezza i nostri anziani. Dovremmo prendere spunto dal Portogallo – ha concluso la Puntillo – il cui Governo ha deciso di regolarizzare i migranti fino al primo luglio, trattandoli come residenti e consentendo loro di accedere a tutti i servizi sanitari. Sarebbe, tra le altre cose, anche un modo per togliere dal sommerso milioni di euro che in questo momento di crisi farebbero certamente comodo alle casse statali”.