“La Commissione europea ha fatto un primo passo importante nella direzione giusta: la costituzione di un nuovo fondo da 100 miliardi a sostegno delle politiche del lavoro (il c.d. SURE). Intervenire come Commissione su un tema di esclusiva competenza degli Stati nazionali è un segnale che non va sottovalutato perché può tracciare, se sarà approvato da tutti gli Stati membri, il sentiero nuovo della ritrovata solidarietà tra europei”. Queste le parole del Presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini. “Non sfugge la necessità di guardare a questo fondo come l’opportunità per i lavoratori di avere un supporto al reddito e la celere garanzia di usufruire di ammortizzatori sociali, ma ancor di più una possibilità di riqualificazione attraverso percorsi di formazione per tutti coloro che dovranno ripensare se stessi e il proprio lavoro quando l’emergenza sanitaria sarà superata. È necessario che la decisione degli Stati e le procedure per l’accesso al fondo – ha concluso Rossini – siano rapide per evitare che la crisi sociale, già pesante nel nostro paese, si aggravi”.