Secondo l’Istat, prosegue la riduzione del numero di acquisizioni di cittadinanza già emersa nel 2017. I cittadini divenuti italiani per acquisizione della cittadinanza nel 2018 sono solo 113 mila, – 23% rispetto al 2017. Ciò è dovuto al generale inasprimento delle politiche migratorie del nostro Paese (Decreto sicurezza I e II), scaturite da un diffuso razzismo di matrice populista, evocato da alcuni esponenti politici che paventavano la “sostituzione etnica” e “l’islamizzazione” del paese”. Oggi le procedure per l’acquisizione della cittadinanza sono ancorate all’anacronistico sistema legato al principio dello ius sanguinis. Inoltre, molti stranieri evitano di farne richiesta per le scoraggianti lungaggini burocratiche… …Le Acli auspicano che in un mondo profondamente cambiato, si abbia il coraggio di convertire lo ius sanguinis in ius soli, in modo tale che si affermi il principio che chi nasce in Italia, è italiano. Solo così avremmo uno Stato che prova di fatto a garantire a tutti i minori le stesse condizioni di partenza, rimuovendo, come dice la nostra Costituzione, tutti gli eventuali ostacoli.
Con questo parole Antonio Russo, che detiene la delega all’Immigrazione all’interno della Presidenza Acli, ha voluto presentare questo dossier di approfondimento sulla questione della cittadinanza dove troverete un ampio spazio dedicato alla proposta di legge portata avanti dalle Acli e da quelle associazioni protagonisti di campagne come “Io Accolgo” o “Ero Straniero. Nella seconda parte del dossier c’è uno studio sui nuovi italiani e alcune pagine dedicate al dibattito sui media.
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