La nuova tecnologia 5G di cui tanto sentiamo parlare sui media promette di diventare una vera rivoluzione digitale che impatterà anche sulla nostra comunicazione quotidiana e sulle attività economiche in tutto il mondo.
Eppure sono tante le domande a cui ancora non abbiamo risposta. L’elettrosmog è un pericolo reale per la salute? La nuova tecnologia 5G che utilizza onde millimetriche è sicura o potrebbe provocare danni?
Sono state realizzate tante ricerche negli anni sugli effetti dell’inquinamento elettromagnetico riguardanti le tecnologie esistenti, ma per quelle future ci sono studi? Cosa sappiamo?
Le ACLI di Cremona hanno deciso di approfondire questo tema cruciale collaborando con gli Stati Generali dell’Ambiente e della Salute alla promozione del Convegno Nazionale “Impatto 5G. Salute Ambiente Territorio. Conoscere gli effetti prima di decidere”, che si terrà il 7 dicembre a Cremona.
Il passaggio dalla rete 4G a quella 5G porterà un grande potenziamento della velocità di trasmissione dei dati, un tempo molto ridotto per accedere a quelli memorizzati, si potrà forse realizzare quello che viene definito “l’Internet delle cose”, un neologismo che si riferisce all’estensione delle potenzialità di internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Tantissimi i campi di applicazione: agricoltura, domotica, medicina, smart city, industria automobilistica, zootecnia e molto altro.
Conoscere e approfondire grazie al confronto con esperti è l’unico modo per farsi un’idea chiara di quanto sta accadendo.
Il convegno prevede la partecipazione di: Fiorella Belpoggi, Direttore Centro di Ricerca sul cancro e le malattie ambientali “Cesare Maltoni”, Istituto “Ramazzini” di Bologna; Patrizia Gentilini, Medico oncologo ed ematologo, ISDE Italia; Laura Masiero, Presidente A.P.P.L.E-Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog; Paolo Orio, Presidente Associazione Italiana Elettrosensibili.
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