Un cortometraggio le cui protagoniste sono quindici giovani madri detenute all’ICAM, l’Istituto di custodia attenuata per le detenute madri, settore speciale del carcere di Torino dedicato alle detenute che hanno con sé i propri figli di età tra 0 e 6 anni.
Il cortometraggio “La madre e il suo principe”, a cura del regista Roberto Agagliate, è liberamente tratto da una fiaba rom pubblicata nel 1899 a Londra da Hurst and Blakett e raccolta nei ‘Gypsy Folk-Tales’. Il video è stato girato all’interno del carcere con la tecnica del green-screen e l’immagine di ogni attrice o comparsa è stata successivamente trattata in post-produzione per trasformarla in una silhouette nera da ambientare sui fondali tematici del racconto.
Il progetto si colloca nell’ambito di un percorso realizzato dalle ACLI di Torino a supporto delle giovani madri detenute. Una convenzione attiva da circa 10 anni vede gli operatori del Patronato ACLI di Torino entrare nell’istituto penitenziario una volta alla settimana per aiutare i detenuti nella richiesta di prestazioni di welfare a cui hanno diritto, come assegni familiari, invalidità civili, Isee.
Il progetto è stato realizzato con la Garante delle persone private della libertà della Città di Torino e con la Direzione della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno (Vallette) al fine di coinvolgere le detenute madri in un percorso di supporto alla relazione madre-figlio, all’interno di una comunità particolare come quella dell’ICAM.
La presentazione del cortometraggio si terrà il 2 aprile presso il Cinema Massimo di Torino.
Sono previsti gli interventi di: Raffaella Dispenza, Presidente ACLI Provinciali di Torino; Francesca Paola Leon, Assessora alla cultura Città di Torino; Monica Cristina Gallo, Garante della Città di Torino per le persone private della libertà; Domenico Minervini, Direttore della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino; Roberto Agagliate, regista; Paolo Manera, Direttore Film Commission Torino Piemonte.