Le ACLI di Avellino propongono un incontro di approfondimento su una delle figure più importanti della storia italiana del Novecento, Don Luigi Sturzo.
Sacerdote, oppositore di Mussolini, antifascista esiliato e infine Senatore della Repubblica, fu Sturzo a riaprire all’impegno dei cattolici in politica fondando il Partito Popolare Italiano, ispirato alla dottrina sociale della Chiesa, con altre importanti personalità come Achille Grandi, primo presidente delle ACLI.
Il convegno, il cui titolo è “L’attualità del pensiero Sturziano a cento anni dall’appello ai Liberi e Forti” si terrà il 22 marzo presso il Palazzo Vescovile di Avellino.
Durante l’incontro si approfondiranno vari aspetti del pensiero di Don Sturzo, tra questi: il carattere profetico della sua visione sulla carta costituzionale; l’importanza che ha sempre dato alla partecipazione dei cittadini alla vita Istituzionale del Paese e alla nostra appartenenza alla Comunità Europea.
«Le ACLI di Avellino intendono avviare attraverso questo incontro una riflessione sulla necessità di riconsiderare il concetto di popolo e democrazia e l’impegno attivo dei Cattolici nel dibattito politico», commenta il presidente delle ACLI di Avellino Domenico Sarno, che introdurrà i lavori del convegno moderato da Angelo Picariello, giornalista di Avvenire.
Porterà i suoi saluti Filiberto Parente, presidente ACLI Campania e interverranno Monsignor Vincenzo De Stefano, Vicario Generale della Diocesi di Avellino, il professor Francesco Barra, docente di storia moderna dell’Università degli Studi di Salerno, l’ex Presidente del Senato Nicola Mancino. Le conclusioni saranno affidate al Presidente Nazionale delle ACLI Roberto Rossini.