A cura di don Cristiano Re, accompagnatore spirituale Acli Bergamo
Ogni anno in questo spazio tra fine è inizio, ci capita di lasciarci attraversare da pensieri che in qualche modo ritornano su ciò che ci è stato permesso di vivere e ciò che con un po’ di incertezza desideriamo, sognano, auspichiamo per il domani.
Quante cose sono successe nell’anno che è trascorso; davvero tantissime se ci pensiamo bene… a me sembra che non sia passato solo un’anno…
Belle esperienze che ci hanno regalato grazia, incontri, affetti che hanno preso forme nuove, progetti realizzati, tante cose imparate, nuove nascite.
E assieme momenti difficili, abbandoni, persone che ci hanno lasciato, fallimenti, passaggi che pensavamo sarebbero andati in un verso e poi alla fine sono andati in modo opposto.
Sorrisi a volte e altre volte lacrime…
Ci sentiamo addosso forse un poco di preoccupazione per come sarà e assieme la forza dei sogni e delle cose importanti che ci portiamo dentro che ci danno energia e coraggio…
Sappiamo che tanto dipenderà da come intendiamo giocarcela e che tanto altro andrà semplicemente come deve andare…
Certo la differenza la farà il modo che avremo di guardare le cose, quanta fede e fiducia sapremo mettere in ciò che andremo a vivere.
Quanto sentiremo nostri gli sguardi più grandi e più potenti dei nostri…
Sentiamo che se è vero che un nuovo cammino un po’ ci spaventa e ci lascia esitanti, ogni passo in avanti ci insegna con convinzione che stare fermi certamente sarebbe stato molto più pericoloso.
Su tutto e per tutto in questo giorno di fine e inizio ci sta il segno della benedizione di Dio…
È proprio una bellissima cosa che Dio ci guardi con occhi di pace e di misericordia…
Come una mamma che guarda suo figlio con quegli occhi carichi di bene che lo abbracciano in ogni passo che farà da lì in poi… vicino o lontano non importa, così Dio benedice ciascuno di noi all’inizio di questo nuovo anno.
La benedizione è la carezza di Dio e il suo bacio e tutti abbiamo bisogno di benedizioni proprio come abbiamo bisogno di carezze e di un bacio da chi ci vuole bene…
Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi e con affetto e sincerità ci dica:- È bello che tu sia qui, sono contento per quello che stai facendo…
Abbiamo tutti bisogno di qualcuno che ci voglia bene per quello che siamo davvero, per quello che ci riesce e anche nonostante quello che non ci riesce; anche se abbiamo sbagliato e forse ancora sbaglieremo perché alla fine resteremo piccoli e poveri…
Che ci aspetti un po’ standoci vicino anche se staremo fermi a causa delle nostre tante esitazioni, silenzi, non scelte, del lasciarci vivere senza vivere davvero…
Abbiamo bisogno di qualcuno che ad un certo punto ci dia anche un bel “calcio nel sedere” per rimetterci in moto, per farci svegliare, per non permetterci di perdere troppo di quel tempo e quelle energie che poi non tornano più…
Sento potentemente che tutto questo, che la benedizione è un gesto che ci mette dentro alla corrente del bene, della vita…
E la benedizione di Dio tocca la nostra vita ogni volta che noi diventiamo gesto di benedizione per qualcuno, tutte le volte che noi siamo carezza per qualcuno…
La nostra vita è benedetta quando diventa dono per l’altro, piccolo o grande che sia….
Quando davvero si crede e si vive sapendo che chi prova ad amare non perde mai… Anche se le fatiche non mancano, anche se ci saranno ancora i nostri occhi dovranno piangere… anche se ci vergogneremo di noi…
È una benedizione riuscire a guardare ciò che è stato non come qualcosa da gettare o forse da nascondere, ma come qualcosa che, trasformato dalla capacità di riconoscere e ringraziare, diventa nuovo materiale da investire perché altri siano benedetti…
La riconoscenza è il generatore di benedizioni date e ricevute… dire mille volte grazie… ogni volta che va detto per tutto ciò che abbiamo, possiamo, riceviamo…
Pensiamo ci se le nostre lamentazioni, tristezze o arrabbiature sono state più dei grazie e delle riconoscenze … abbiamo solo questo tempo e questa vita da vivere… chissà poi come andrà a finire… (anche questo bisogna proprio dirselo ogni tanto).
È benedetta l’esistenza che vive il tempo come capace di portare vita nuova e non è solo riproduzione di qualcosa che già è stato…
È diverso essere dei riproduttori o persone che mettono al mondo vita nuova…
È benedizione quella vita in cui “la libertà è il criterio, il rispetto della differenza il valore, la condivisione dei doni il giudizio” (penso a questo se penso alla PACE, sulla quale oggi preghiamo, riflettiamo, camminiamo…)
È una benedizione di PACE chi sa dare diritto di parola alle persone semplici e umili senza avere la pretesa di insegnare o comandare… senza fare il padrone, senza credere che la forza mette apposto tutto…
Guardiamo i nostri bambini, le persone che amiamo… guardiamole negli occhi e se gli auguriamo un anno di PACE, allora promettiamogli negli occhi che sempre noi crederemo più nel bene che nel male, crederemo che a cambiare il cuore è un bene più grande, invece che la costrizione, la minaccia, la violenza qualunque forma essa possa avere…
Guardiamoli negli occhi e sentiamo che questo è il primo disarmo che c’è da fare…
Che questa potentissima cellula di bene, deve poi costruire il movimento di bene… benedizione… che arriva alla PACE, nel nostro condominio, cortile, paese, amministrazione…
Abbiamo camminato, pregato, riflettuto, ci siamo fatti seri esami di coscienza in tanti questa notte su tutto questo…
È a partire dalla benedizione che dobbiamo accettare di essere nuovamente rimessi in cammino tutte le volte che tentiamo di sederci sul ciglio della strada…
È nel segno della benedizione la vita che non fa delle sue paure un alibi per concludere che non vale la pena provarci… Crederci… Fare cose diverse e migliori…fare del male a chi ci fa paura perché diverso, perché ci mette in discussione o in gioco, perché ci chiede di cambiare…
È benedizione un’esistenza che non resta monoliticamente aggrappata alle sicurezze raggiunte ma in tutto ciò che di nuovo le si presenta prova a scorgere e accogliere il tesoro e la sorpresa che la vita ha ancora per noi.
È una benedizione chi non si nasconde dietro dichiarazioni di principio ma soprattutto ascolta e incontra la vita vera delle persone…
Amici ognuno continui la sua lista…
Riprendendo ciò che diceva il Vescovo Francesco questa notte, a tutti auguro un anno di PACE che non sia il voler “starcene in pace…”…
Non manchi in noi oggi un pensiero profondo a Dio, e un moto di cambiamento nel cuore, per tutti coloro che anche oggi di pace, ne hanno
sempre e solo sentito parlare ma non la stanno vivendo… anche per colpa nostra che ce ne freghiamo…