Elemento centrale del quartiere popolare di San Giusto di Pisa, il secolare convento dei Cappuccini è da sempre un luogo molto amato dai pisani, vissuto dai cittadini non come una struttura storica a sé ma come tessuto vivo della città.
Nel 2013 le Acli Provinciali di Pisa in qualità di promotore sociale, in collaborazione con Axis, Aforisma e Il Simbolo, tre cooperative raggruppate in Rete Temporanea di Imprese, hanno avviato un progetto per la ristrutturazione e la gestione del bene, per assicurarne la conservazione e fruizione da parte dei cittadini.
“Il convento è sempre stato un punto di riferimento nel quartiere perché seminario dei frati cappuccini – spiega Paolo Martinelli, presidente delle Acli di Pisa -, purtroppo negli anni a causa di una crisi delle vocazioni si è dovuta trovare una soluzione che potesse conservare il bene e continuare con le attività. Abbiamo pensato di creare degli spazi, lasciando quella che è l’impostazione del convento, quindi la parte del refettorio, della biblioteca, le cellette dei frati, ma ripensando i servizi”.
Così l’antica biblioteca, luogo di studio e di raccoglimento, è stata riaperta al pubblico ed ospita varie iniziative come presentazioni di libri, convegni, attività formative.
Le celle dei frati sono state ristrutturate e riconvertite in parte a uffici amministrativi e gestionali, in parte adibite ad aule per i vari corsi che vengono organizzati.
Il progetto comprende anche l’apertura ai cittadini del parco rinominato “IL PARCO DEI CAPPUCCINI. Spazi aperti e orti sociali”, attrezzato con giochi per bambini, percorsi natura, percorsi per disabili, laboratori di orticoltura e agricoltura sociale, con inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati e avviamento di percorsi terapeutici per soggetti deboli.
“Le Acli e le altre imprese sociali hanno pensato a questo progetto dal 2013, immaginandolo come uno spazio di servizi che potesse creare, attraverso le sue attività, anche uno spazio di comunità, dove le persone potessero trovare una loro collocazione di tipo lavorativo, formativo, spirituale, mettendo al centro la persona”.
Situato nei dintorni della stazione cittadina che, come tutte le aree adiacenti gli nodi ferroviari sono dei non-luogo di passaggio e di fretta, il convento dei Cappuccini, che pur ridimensionato continua a garantire servizi liturgici, si contrappone in maniera speculare alla stazione stessa, non solo fisicamente ma anche come “significato sociale”.