L’agricoltura sostenibile richiede nuove competenze e nuovi approcci al lavoro. Quando questo accade il lavoro cambia l’agricoltura.
Se ne parla oggi a Torino nell’ambito del seminario “Il lavoro che cambia l’agricoltura”, che prende spunto dalla pubblicazione \”Tutti giù per (la) Terra\”, curata da Claudia Galetto e Roberto Genta, risultato di un confronto condotto nell’Astigiano tra aziende, istituzioni e associazioni, sulle possibilità inedite offerte dalle nuove forme di agricoltura per lo sviluppo dei territori.
Verranno inoltre presentate e interrogate tre esperienze \”virtuose\” da un punto di vista ambientale, sociale e territoriale, localizzate nell’alessandrino, cuneese e astigiano, che nel loro modello aziendale hanno fatto propri i i valori della sostenibilità.
Sono aziende e cooperative agricole che hanno operato scelte controcorrente in territori ancora in parte marginali, trasformando i limiti del territorio in valore produttivo.
Ne discutono esponenti di Coldiretti Piemonte e delle ACLI Nazionali che illustreranno come lavoro e nuova agricoltura siano in un rapporto fecondo e promettente.
Previsti gli interventi di Stefano Tassinari, Vice Presidente Nazionale ACLI, Mario Viano, Presidente Ires Piemonte, Alberto Valmaggia, Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Massimo Tarasco, Presidente Regionale ACLI Piemonte, Fabrizio Galliati, Presidente Coldiretti Piemonte.
Un incontro, quello odierno, che per Regione Piemonte, Ires Piemonte, Città di Asti, ACLI Asti e Piemonte rappresenta la tappa di un percorso già avviato che proseguirà con l\’indagine su nuove forme di economia locale, che potremmo definire green communities.
6 luglio 2018
IRES Piemonte
Via Nizza 18, Torino