Decreto dignità, Acli: è positivo l’impegno del Governo a contrastare in modo più stringente il precariato, rimane da valutare l’efficacia delle misure previste e la necessità di non confondere gli abusi con la necessaria flessibilità del sistema produttivo. Pur andando nella direzione giusta, ci auspichiamo che il Governo abbia il coraggio di affrontare anche altre situazioni critiche. Pensiamo a tutti quei lavoratori che subiscono forme contrattuali coatte, come le false partite IVA e i part-time obbligatori, o addirittura costretti al lavoro in nero. Parallelamente, è importante rafforzare la capacità occupazionale dei lavoratori attraverso la formazione continua, sostenere la transizione da un lavoro all’altro attraverso i centri per l’impiego, trovare modalità di supporto all’innovazione per le piccole imprese, rafforzare la concertazione tra le parti sociali e vigilare sulla inutile proliferazione dei contratti collettivi.
Le Acli, infine, considerano positivo il passo in avanti contro il gioco d’azzardo, da completare con una serie di altre misure di contrasto alla crescita del fenomeno e dell’illegalità.
Cosa cambia con il “decreto dignità” approvato dal Consiglio dei Ministri