A un anno della scomparsa dello storico presidente nazionale delle Acli sarà celebrata a Roma la Santa Messa commemorativa officiata da don Francesco Pesce, alle 18.30 presso la Chiesa di San Gregorio Nazianzeno nel complesso della Camera dei Deputati di Vicolo Valdina.
“Giovanni, prima ancora che un politico, è stato uomo. Un uomo di cultura, un intellettuale, un appassionato, un filosofo e anche un poeta. Innamorato della politica, ha saputo garantirne quella misura alta che la sua formazione e i suoi maestri gli hanno indicato e che lui ha saputo interpretare in modo originale e creativo” ricorda il Presidente Rossini.
Scomparso all\’età di 77 anni, Giovanni Bianchi, già presidente delle Acli e del Partito Popolare Italiano era nato a Sesto San Giovanni il 19 agosto 1939 e oltre all\’attività politica e sindacale, svolgeva quella di docente di filosofia e storia.
L’impegno sociale e politico inizia nelle file della Democrazia Cristiana come consigliere comunale a Sesto San Giovanni, nel 1964 quando, parallelamente, inizia anche la sua esperienza nelle Acli provinciali di Milano alla vigilia del Congresso nazionale di Cagliari del 1972. Poco dopo l’ingresso nell’associazione viene eletto Presidente delle Acli regionali lombarde, in un momento critico e difficile che coinvolge tutto il movimento.
Le Acli lombarde in quegli anni svolgono un ruolo che travalica i confini regionali grazie anche a due convegni: “Cristiani e internazionalismo” e “Ispirazione cristiana, cultura cattolica e azione politica”. Sono gli anni di intensa attività in cui Bianchi si accredita come voce autorevole all’interno del dibattito politico culturale relativo a tutto il panorama cattolico democratico ed ecclesiale italiano.
Dopo il congresso di Roma del 1985 – durante la presidenza di Domenico Rosati – Giovanni assume l’incarico nella presidenza nazionale a Roma come Responsabile della Formazione. Nel 1987 viene eletto Presidente nazionale delle Acli. Un incarico rinnovato dopo il congresso nazionale di Milano del 1988 e nuovamente dopo quello di Roma del 1991. E’ stato Presidente del PPI dal 1994 al 1997 e Parlamentare dal 1994 al 2006.
“Egli, come tutti gli altri, ci ha tracciato una strada: a noi seguirla, con la libertà e l’intelligenza dei figli di Dio”, sono le parole di Giovanni che oggi prendiamo in prestito per riferirle a lui.