Volevo chiedere se la sostituzione della mia vecchia caldaia con una a condensazione di classe A, mi permetterebbe di ottenere il Bonus Mobili 2018 sull‘arredo che acquisterò in seguito per lo stesso appartamento.
Sì, ma ai fini del bonus mobili è necessario che la sostituzione della caldaia sia un intervento da cui scaturisca un maggior risparmio energetico. Quindi ci si deve dotare della documentazione da cui si evinca il risparmio energetico a seguito dell’intervento: un attestato del produttore della nuova caldaia e un’attestazione sul consumo dell’appartamento rilasciata da un tecnico. Per l’esattezza nella Circolare 57/E del 1998 veniva spiegato che “la manutenzione straordinaria si riferisce a interventi di natura edilizia e impiantistica finalizzati a mantenere in efficienza e adeguare all’uso corrente l’edificio e le singole unità immobiliari. La categoria corrisponde al criterio dell’innovazione nel rispetto dell’immobile esistente”, non solo, ma va tenuto anche conto “che gli interventi sugli impianti tecnologici diretti a sostituirne componenti essenziali con altri che consentono di ottenere risparmi energetici rispetto alla situazione preesistente, rispondono al criterio dell’innovazione e sono tendenzialmente riconducibili alla manutenzione straordinaria”. Quindi, in conclusione, l’Agenzia delle Entrate è tornata a ribadire nella Circolare 3/E/2016 che “la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento e come tale qualificabile intervento di manutenzione straordinaria, consente l’accesso al bonus arredi, in presenza di risparmi energetici conseguiti rispetto alla situazione preesistente”.