“Il modello Sport e Periferie rappresenta un punto di svolta epocale, in cui tutti gli attori dialogano e cercano insieme di rispondere alle esigenze dei cittadini. La Presidenza del Consiglio, il Coni, gli operatori e poi i proprietari degli impianti. Con questo progetto il cerchio si è chiuso”. Sono le parole del Presidente dell’Us Acli, Damiano Lembo, che in qualità di Coordinatore degli Enti di Promozione sportiva al Coni, è intervenuto alla tavola rotonda ‘Sport Dovunque, sport comunque’ nella prima giornata di ‘Stati Generali dello Sport’ al Salone d’Onore del Coni.
“Prima il fare e poi il dire – il motto di Lembo – sul territorio, e specificatamente ad operare nelle periferie, siamo in tanti e quindi dobbiamo fare rete. Lo dice la particolarità del nostro territorio, abbiamo una diffusione capillare delle nostre strutture. Questo sistema deve diventare un modello di rete di inclusione sociale. Abbiamo tutti un obiettivo, rendere più vivibile, bello e compatibile il nostro Paese attraverso lo sport, che è un mezzo straordinario di trasmissione della solidarietà”. Nel concludere, il Presidente dell’Us Acli ha osservato: “Approfittiamo di questo progetto (Sport e Periferie, ndr), che è stato rifinanziato in questi anni, dal punto di vista di rapporti sociali, concreti e profondi. Tutti tendiamo a fare qualcosa per gli altri. Lo possiamo fare, facciamolo”.