“Achille Grandi era un sindacalista, un politico, un lavoratore. Sono anche le caratteristiche della nostra associazione\”. Con queste parole Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, ha dato il via alla cerimonia con cui le Acli hanno intitolato la sede di via Marcora al loro fondatore.
“Achille Grandi e la sua storia rappresentano le nostre radici – ha continuato Rossini – ed è importante capire chi siamo, da dove veniamo per pensare al futuro”.
Lo stabile di via Marcora venne acquistato negli anni Settanta in un momento storico particolare per l\’associazione. Per questo quello di oggi è stato un momento importante e significativo: \”Ricordare le nostre radici è ricordare la nostra casa – ha concluso il presidente Rossini – per questo intitoliamo la nostra sede al nostro fondatore\”.
La celebrazione è poi proseguita con l’intervento di Giorgio Cavalleri, storico comasco e concittadino di Achille Grandi, che prima ha ricordato il suo legame con la famiglia Grandi: “La moglie, quando l’ho conosciuta, mi disse ‘Mi venga a trovare. L’ospitalità è la cifra della nostra casa’.” Dall’incontro con la moglie di Achille Grandi, Maria, sono nati molti dei suoi libri di storia sul fondatore delle Acli, ma anche le lezioni di educazione civica e Costituzione che teneva ai suoi studenti.
Don Giovanni Nicolini, assistente spirituale delle Acli, ha invece posto l’accento sulla parola “lavoro”. “I padri costituenti – tra cui rientra anche Achille Grandi – hanno inserito il lavoro nel primo articolo della Costituzione. Per loro era un riscatto dopo la guerra, dopo gli stermini, dopo la dittatura. Il lavoro era un modo di ripartire e ridare speranza alle persone”.
La cerimonia si è conclusa con l\’inaugurazione del nuovo busto di Achille Grandi – interno alla sede – e della nuova insegna esterna.
Guarda il video della giornata
Guarda la fotogallery dell\’evento