Nei circoli Acli della provincia di Arezzo non ci sono più slot machines. Con la vittoria legale del circolo Acli di Pratantico contro la società proprietaria delle macchine si è chiusa infatti l’epoca del gioco d’azzardo nelle Acli di Arezzo e nei suoi 43 circoli.
Il problema era particolarmente vivo sul territorio: nel 2015 i Sert, Cesvot e Arcisolidarietà avevano denunciato che tra gli 8 e i 10mila aretini sono dipendenti patologici del gioco d’azzardo e che ogni anno 350 milioni di euro sono spesi nei giochi d’azzardo legali.
«Abbiamo ottenuto un grande successo – commenta Stefano Mannelli, presidente provinciale delle Acli. – Ci congratuliamo con il circolo di Pratantico, in primis con il suo presidente Marco Sguerri, per la tenacia e la convinzione con cui ha trovato una soluzione definita al problema del gioco d’azzardo all’interno dei locali delle Acli che, ora, risultano completamente ripuliti dal rischio delle dipendenze. In nessun circolo sono più presenti slot machines: si tratta di una battaglia di civiltà che siamo orgogliosi di aver vinto insieme a tutti i nostri aclisti».
L’iniziativa, nata per creare luoghi più etici e ridurre l’impoverimento delle famiglie, si inserisce nella campagna contro le dipendenze promossa dalle Acli di Arezzo e che ha portato l’associazione a stringere un accordo con S. Patrignano nel 2013.