“È urgente un segnale di responsabilità, di austerità e di sobrietà da parte della politica” hanno detto le Acli trentine in occasione della riunione della Prima commissione legislativa del Consiglio regionale del Trentino Alto-Adige che si è tenuta il 14 giugno.
Tema dell’incontro era la proposta di legge popolare sulla riduzione degli stipendi dei politici per la quale le Acli, con altre associazioni, hanno raccolto oltre 10mila firme.
“In un clima di generale difficoltà economica e sociale – hanno aggiunto le Acli trentine – è necessario un segnale di discontinuità con il passato al fine di avvicinare, anche nel trattamento economico, la vita di coloro che si occupano di politica con la vita dei cittadini”.
All’audizione era presente anche una delegazione dei sindacati trentini di Cgil, Cisl e Uil che con qualche sfumatura sono a favore della riduzione dei costi della politica e degli stipendi dei politici locali.