1975-1985 In dialogo
Breve storia delle ACLI 1975-1985
Il 13° Congresso (Firenze, 10-13 aprile ‘75) conferma Carboni presidente, con la prospettiva di superare le divisioni interne. Eletto senatore nelle file della DC, Carboni si dimette il 30 maggio1976. Al suo posto viene nominato Domenico Rosati, la cui presidenza caratterizzerà il quarto decennio di vita delle Acli. Un importante fattore che agevola l’avvio della nuova presidenza è costituito dal Convegno ecclesiale, organizzato dalla Cei, «Evangelizzazione e promozione umana» (Roma, 30-10/4-11/1976). Si tratta di una prima importante riapertura della conferenza dei Vescovi nei confronti delle Acli.
Il 14° Congresso (Bologna, 15-18 giugno ’78) si svolge sotto l’enorme impressione suscitata dal rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. Il segretario della DC Benigno Zaccagnini è accolto con una grande manifestazione di solidarietà. Angelo Lotti, che presiede il congresso, ricorda che nelle Acli vi sono democristiani e non democristiani ma che tutti sono interessati al successo della linea della solidarietà nazionale ed all’impegno del rinnovamento interno della DC.
Il 15° Congresso (Bari, 7-10 dicembre ‘81) definisce un nuovo progetto delle Acli per la società civile e la rigenerazione della politica. Le direttrici lungo le quali muoversi sono: la pace, la pianificazione globale, la diffusione dei poteri. Il movimento della pace si sviluppa come un riflesso della certezza che esista nel mondo una forza più forte delle armi: la forza della ragione quando si esprime nelle convinzioni e nell’iniziativa convergente di milioni di persone. Le richieste sono chiare: crescita zero degli armamenti, abolizione del segreto militare sul commercio delle armi, rifiuto della installazione di nuovi strumenti di distruzione, identificazione di un ruolo europeo nel rapporto est-ovest, impegno sistematico per la vita e lo sviluppo. Negli anni seguenti le Acli partecipano in massa alla manifestazione di Comiso (4 aprile 1982) contro il progetto Nato di installazione di missili Cruise a testata nucleare e, soprattutto, organizzano la marcia Palermo-Ginevra (21-28 maggio 1983) al termine della quale gli organizzatori incontrano nella città svizzera i delegati di Usa e Urss, impegnati nella difficile trattativa sul disarmo nucleare.
La riapertura del dialogo ecclesiale viene confermata dall’udienza accordata da Giovanni Paolo II a Gioventù Aclista il 4 gennaio 1983.