Le Acli. Principi, attività struttura è un volumetto del 1955, ora accessibile online. Le Acli erano nate da poco e rappresentavano una novità per la società italiana, uscita da una lunga dittatura e con ancora poca dimestichezza con le consuetudini democratiche, una delle quali è la libertà di associazione.
Le Acli rappresentavano una novità anche per la Chiesa italiana, che non aveva mai avuto tra le sue organizzazioni una dedicata in maniera specifica ai lavoratori, per di più attivamente impegnata in ambito sociale e politico. Niente di strano quindi che si sia sentita l’esigenza di spiegare in maniera succinta ma esauriente ai nuovi iscritti ma anche a chi si avvicinava alle Acli dall’esterno cosa queste “Associazioni cristiane” fossero, come e perché erano nate e in che modo fossero organizzate.
Questo opuscolo – Le Acli, principi, attività, struttura, stampato per la collana “Organizzazione” – apre con una breve storia della nascita di questa associazione, per passare alla descrizione della sua natura di movimento sociale dei lavoratori cristiani. Seguono i capitoli dedicati all’azione sociale e formativa e la descrizione dei servizi, poiché «Le Acli sono la famiglia dei lavoratori cristiani; una famiglia dinamica che si industria a non far mancare il suo aiuto in nessun settore e per nessuna esigenza»
Alla struttura organizzativa è dedicata la parte finale del volumetto dal “nucleo aziendale” – l’organismo che raccoglie tutti gli aclisti in una stessa azienda, fabbrica, ufficio o fattoria – al Circolo, alla zona, fino agli organismi provinciali, regionali e nazionali. Nell’opuscolo si menzionano anche le “specializzazioni”, che nel 1955 riguardano le donne lavoratrici, la gioventù aclista, e le Acli terra, che riuniscono una fetta importante della classe lavoratrice italiana, essendo allora il Paese ancora prevalentemente agricolo e solo agli albori della industrializzazione e del cosiddetto Boom.